Chi sono

Come avrai visto dagli allegati qui sopra sono un consulente finanziato registrato all’Albo che opera come agente di Banca Mediolanum S.p.A.

Se voglio raccontare il mio “Chi sono” però comincerei con l’inizio giustamente.

Sono nato l’11 luglio 1986, primo giorno del famosissimo “Live at Wembley” dei Queen. Data più opportuna non poteva essere per un appassionato di musica come me. Sono cresciuto a Carcare, un paesino della Val Bormida, nell’entroterra ligure, dove ho avuto la fortuna di condividere splendide esperienze di comunità e crescita a livello personale: oratorio, animazione nei campeggi estivi parrocchiali e gruppo musicale.

Nel tempo poi ho costruito una splendida famiglia a Millesimo composta da mia moglie Chiara e dai miei figli Gea e Leandro.
Mi reputo una persona decisamente curiosa: mi piace ascoltare le esperienze di vita delle persone, leggere libri di qualsiasi tipo e tenere la mia mentalità più aperta possibile a tutto quello che di nuovo mi si propone.
Allo stesso tempo ho bisogno di momenti di silenzio e riflessione, in cui fare il punto della situazione e capire in quale parte del mondo sono collocato. Come dico io “Ricarico le pile”, pronto poi per riprendere a crescere nella mia vita personale e in quella professionale.

Avevo 17 anni quando il professore di Economia Aziendale disse alla classe “Oggi andremo in aula di informatica e faremo una simulazione di Borsa”. Davanti al PC, immenso scatolone di plastica ai tempi, il professore ci indirizzò su un noto sito di finanza dove c’erano le quotazioni quasi in tempo reale dei titoli azionari italiani.
“Ora aprite il vostro foglio Excel, vi metto a disposizione 10.000 euro virtuali da investire sul mercato e tutte le volte che verremo in aula informatica potrete continuare a fare le vostre operazioni finanziarie” queste furono le uniche indicazioni del docente.C’era chi entrava e usciva dal mercato, acquistava e vendeva, acquistava e vendeva … Un circolo vizioso.
Chi comprava il titolo azionario della squadra del cuore e chi comprava il titolo azionario della società dove dietro c’era il Premier dell’epoca.
Io comprai i titoli di alcune aziende che, da quanto avevo letto sui giornali, sembravano valide e le lasciai lì, ferme immobili su quel foglio elettronico.
La settimana dopo tornammo in aula, il mouse del mio computer non si muoveva, lasciavo il mio portafoglio virtuale invariato. Un giorno vidi il segno meno davanti ad un’azione, avevo sbagliato la mia scelta. Il professore mi disse “Matteo ti vedo stupito, che succede?”.
Gli feci vedere il mio portafoglio e aggiunsi “Professore vendo queste azioni, sto perdendo”. Lui mi disse “Acquisteresti un paio di scarpe di marca se fossero in sconto?”, in quel periodo era imperativo avere un paio di scarpe da tennis “firmate”. “Assolutamente, le comprerei!” risposi. Il professore mi guardo e fece un cenno con la testa indicando il monitor del computer.
Guardai e capii immediatamente. Click del mouse, compra!

Potrei raccontarti i miei 9 anni di lavoro in banca, le giornate di studio in Università a Genova, i corsi di formazione in giro per il nord Italia con quella costante fame di formazione ma quello che individuo sempre come l’inizio di tutto è quell’ultimo anno di Ragioneria. Tutto quello che seguì fu una semplice conseguenza di una pura e semplice intuizione adolescenziale: da grande volevo gestire i risparmi delle persone.

Ammetto che nel tempo quella frase, con nuove esperienze formative e lavorative, maturò insieme a me e divenne “Da grande voglio gestire i bisogni delle persone”.

Infine, raggiunse la sua età adulta divenendo questa frase:
“Voglio dare consulenza patrimoniale alle persone nel tempo per rendere la loro vita protetta e serena”.

Consulenza: dare un consiglio alle persone dopo averli ascoltati e dopo aver fatto loro delle precise domande.
Patrimoniale: i bisogni delle persone toccano svariati ambiti del proprio patrimonio (liquidità, investimenti finanziari, investimenti assicurativi, immobili, arte …).
Nel tempo: i bisogni sono a breve, a medio e a lungo termine (superiori a 10 anni).
Devo essere presente nel tempo per questo motivo.
Vita protetta e serena: quello che mi rende orgoglioso nel mio lavoro.

Quello che muove la mia persona a migliorare continuamente per essere all’altezza di questo grande obiettivo.

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