IL TESTAmento

6 investitori su 10 nel mondo non hanno un testamento aggiornato.

4 italiani su 10 ammettono di non affrontare il tema in famiglia perché poco piacevole.

 

(fonte “Dividere e condividere al meglio”, UBS Investor Watch; nonché articolo odierno su PLUS24 de Il Sole 24 Ore – 29/10/2022)

 

Vi racconto una storia fantascientifica.

 

Staffetta 4X100 delle ultime olimpiadi in un universo parallelo.

 

Marcel Jacobs riceve il testimone (che particolare assonanza con il tema del post) da Lorenzo Patta.

 

Marcel corre come un matto, suda, fatica e sogna di vincere. Immagina la bellezza di un podio italiano.

 

Si avvicina al compagno successivo, gli passa il testimone e dalle tribune si sente un enorme “NOOOO!”. Disperazione in diretta mondiale.

 

Marcel non si accorge di aver passato il testimone all’atleta inglese.

 

Fine della storia e fine di un sogno.

 

Non è andata così per fortuna ma scena migliore non esiste nello spiegarvi l’importanza del TESTAMENTO.

 

Per entrare nel merito e detto in parole povere: in Italia è lo Stato a decidere come il patrimonio vada diviso al momento della successione. Regole tutelanti ma che potrebbero non rappresentare al meglio la volontà di una persona.

 

Quindi gli sforzi lavorativi/professionali/imprenditoriali di una vita nel costruire un PATRIMONIO, che poi tutti immaginiamo nella nostra mente destinato a dei volti famigliari ben precisi, può essere che seguano altre strade dopo di noi.

 

Ma quanto può essere fastidioso questo?

 

Già ci arrabbiamo quando siamo in coda ad un ufficio ed è un computer che decide quale priorità debba avere una persona che ha il biglietto A38 contro il mio che è un B07.

 

Più in generale, ci arrabbiamo quando nella vita sono altri a decidere per noi.

 

Scatta un moto di orgoglio che ci porta a dire “Sono io che decido” (con dito indice volteggiante nell’aria compreso negli optional).

 

Eppure, il testamento non lo consideriamo perché è scomodo parlarne…

 

Un semplice pezzo di carta che, se impostato nella maniera corretta, ci rassicura sulla strada che farà il nostro patrimonio.

 

CI PERMETTE DI PASSARE IL TESTIMONE NELLA MANIERA CHE PREFERIAMO NOI!

 

Veniamo infine a dei falsi miti.

 

“Eh ma il testamento lo fa solo chi ha tanti soldi”

 

Non si tratta di avere pochi o tanti soldi (che poi rispetto a chi?), si tratta di ragionare sul tuo patrimonio senza fare paragoni con altre persone. Gli altri faranno i loro ragionamenti.

Sii egoista pensa al tuo patrimonio (soldi, investimenti, case, aziende, beni materiali, ecc).

 

“Eh ma costa farlo”

 

Se impostato bene, un testamento può essere scritto in autonomia su un semplice pezzo di carta e tenuto (tenuti al plurale è meglio) con alcune accortezze.

 

Supponiamo che tu debba ricorrere ad un notaio, quanto costa?

 

Sai quanto costa o è un’obiezione che butti lì così non ci metti la testa a prescindere?

 

“C’è tempo, sono giovane”

Per le signore: faccio il galantuomo, non vi chiedo la vera età ma metteteci la testa che fa tutta la differenza di questo mondo.

Per i signori: io capisco che Highlander ha forgiato la vostra adolescenza, ma adesso anche basta!

 

Mi fermo qui.

Purtroppo, oltre al pollice in su come reazione a questo post, non c’è il cornino.

Non serve in realtà.

Ci vorrebbe un bel binocolo e una bella dose di razionalità.

 

Questi sono gli ingredienti per passare il testimone nella maniera corretta.

 

A voi la staffetta della vita.

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